Inizialmente, il termine per la richiesta dei mutui giovani era fissato al 30 giugno, ma ora con la proroga ,si avrà tempo fino al 30 settembre 2023 per presentare la tua domanda con erogazione fino a dicembre 2023. Si auspica un’ulteriore proroga che si estenda per l’intero anno 2023.

Mutui under 36, agevolazioni per l’acquisto della prima casa prorogate al 30 settembre 2023. Lo ha stabilito un emendamento del Decreto Omibus (dl. 51/2023) all’articolo 4 sexies accolto lunedì 19 giugno dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera.

Lo ha proposto un emendamento che ha accolto l’articolo 4 sexies, promosso dalla Lega, che prevede appunto la proroga di termini in materia di agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione, “Il termine di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è prorogato al 30 settembre 2023.”

Le agevolazioni sono rivolte alle giovani coppie o i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori o giovani, sotto i 36 anni, nell’anno dell’atto stipulato, che, se in possesso di specifici requisiti, possono usufruire della possibilità di richiedere l’innalzamento della percentuale di garanzia per i mutui, potendo accedere alla compravendita immobiliare con l’ombrello fino all’80% della garanzia statale Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici)

Mutui under 36, agevolazioni per l’acquisto della prima casa prorogate al 30 settembre 2023. Lo ha stabilito un emendamento del Decreto Omibus (dl. 51/2023) all’articolo 4 sexies accolto lunedì 19 giugno dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera.

La data per la presentazione della domanda subisce un’ulteriore proroga che fa slittare la data ultima dal 30 giugno 2023 (modifica apportata legge 24.02.2023, n.14 c.d. decreto milleproroghe) al 30 settembre 2023.

Come chiarisce la Consap il Fondo di garanzia mutui per la prima casa, è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con l’obiettivo di agevolare il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo garanzie pubbliche per la concessione dei mutui.

La domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, prorogata al 30 settembre, può essere presentata da under 36 che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero).

Il Fondo prevede una garanzia pubblica dal 50% che però è stata alzata all’80% della quota capitale, per gli under 36 che entrano nella fascia di Isee non superiore a 40 mila euro. L’Agenzia delle entrate specifica la dichiarazione Isee richiesta per gli atti stipulati nel 2022, fa riferimento ai redditi e al patrimonio del 2020; per gli atti stipulati nel 2023, l’Isee è quello del 2021.

A seguito degli aiuti riservati ai giovani cittadini il Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) 2022 relativo alle compravendite di immobili, mutui ha registrato che: “I mutui under 36 continuano a trainare il mercato. Nel 2022 i finanziamenti rivolti alla fascia di età 18-35 anni sono cresciuti di quasi il 10% rispetto all’anno precedente”.

L’Agenzia riporta anche che le agevolazioni fiscali promosse dal decreto Sostegni bis (n. 73/2021) in materia di imposte indirette per l’acquisto della “prima casa” potranno essere applicate con ulteriore proroga di un anno promossa dalla legge di bilancio 2023.

MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA FINO A SETTEMBRE 2023

Il Decreto Omnibus convertito in Legge, ovvero il testo del Dl 51 del 10 maggio 2023 convertito, proroga fino al 30 settembre 2023 la garanzia statale CONSAP per i mutui agevolati relativi all’acquisto della prima casa. L’ultima scadenza era stata fissata al 30 giugno 2023 dal Decreto Milleproroghe convertito in Legge, a seguito delle disposizioni della Legge di Bilancio 2023 (31 marzo 2023) e del Decreto Aiuti Ter convertito in Legge (31 dicembre 2022).

Il testo del Decreto Omnibus convertito in Legge (articolo 4-sexies) interviene nuovamente sulla disciplina del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa gestito, appunto, dalla Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, società controllata interamente dal Ministero dell’Economia.

La norma prevede che la garanzia massima dell’80% sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie possa essere concessa fino al 30 settembre 2023 anche quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) sia superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), parlando di tasso di interesse del mutuo (il vicolo che nega l’accesso alle agevolazioni).

La misura arriva in risposta all’impennata dei tassi di interesse dei mutui nei primi mesi del 2023 innescata dalla situazione internazionale e dalla crisi energetica. Gli aumenti hanno, infatti, reso proibitivo l’accesso ai mutui per le categorie prioritarie, quali under 36, giovani coppie, genitori soli o conduttori di alloggi IACP (case popolari) con ISEE non superiore a 40.000 euro. 

COSA SONO I MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA

I mutui agevolati prima casa sono dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale. In pratica, tali finanziamenti coprono una parte del rimborso del capitale, degli interessi del prestito oppure una riduzione del carico fiscale sul mutuo. Di queste agevolazioni si occupa un Ente istituzionale come, ad esempio, lo Stato, la Regione o dei loro Organismi partecipati. Questi tipi di mutui si rivolgono a specifiche categorie prioritarie e sono finanziati a livello nazionale dal “Fondo di garanzia per la prima casa”, istituito dalla Legge di Stabilità per il 2014 e gestito da CONSAP.

A CHI SI RIVOLGONO I MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA

I mutui agevolati per l’acquisto della prima casa con garanzia fino all’80% spettano ai cittadini italiani che rientrano nelle “categorie prioritarie”, ovvero:

  • giovani coppie(dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
  • nuclei familiari mono genitoriali con figli minori;
  • under 36,ovvero giovani di età inferiore ai 36 anni;
  • conduttori (cioè chi usufruisce) di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.

REQUISITI

I requisiti da rispettare sono i seguenti:

  • l’ISEEdel richiedente deve essere pari o inferiore a 40.000 euro;
  • il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo agevolato per la prima casa non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli;
  • il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250.000 euro.

IMMOBILI AMMESSI

Per l’accesso al mutuo agevolato prima casa, è necessario che l’abitazione risponda a determinati requisiti. L’immobile ad uso abitativo:

  • deve essere sito nel territorio nazionale;
  • non deve rientrare nelle categorie catastali A1(abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel Decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072.

Dunque, per usufruire delle agevolazioni “prima casa”, l’abitazione che si acquista deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali:

  • A/2(abitazioni di tipo civile);
  • A/3(abitazioni di tipo economico);
  • A/4(abitazioni di tipo popolare);
  • A/5(abitazioni di tipo ultra popolare);
  • A/6(abitazioni di tipo rurale);
  • A/7(abitazioni in villini);
  • A/11(abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

Il Fondo di garanzia per la prima casa, gestito da CONSAP, prevede la concessione di garanzie a prima richiesta su mutui, dell’importo massimo di 250.000 euro, per l’acquisto di unità immobiliari site sul territorio nazionale da adibire ad abitazione principale del mutuatario (chi riceve il mutuo). Le garanzie vengono riconosciute anche a fronte dell’acquisto affiancato da interventi di ristrutturazione, purché vi sia l’accrescimento dell’efficienza energetica.

Gli interventi del Fondo di garanzia per la prima casa sono assistiti dalla garanzia dello Stato che sostiene le categorie prioritarie che hanno diritto a tale finanziamento. Nel corso del tempo, la disciplina del Fondo ha subito diversi ritocchi fino al Decreto Sostegni Bis convertito in Legge, che ha aumentato la percentuale di garanzia dello Stato dal 50 all’80%. Poi, dopo le modifiche temporali del Decreto Aiuti Ter convertito in Legge (scadenza al 31 dicembre 2022), della Legge di Bilancio 2023 (scadenza al 31 marzo 2023), del Decreto Milleproroghe convertito in Legge (30 giugno 2023), è arrivata la proroga al 30 settembre 2023 con il Decreto Omnibus convertito in Legge.