Tra i vari bonus confermati per il 2024, si evidenzia il bonus assunzioni lavoratori autistici, il quale prevede vantaggi significativi per le imprese che assumono giovani o adulti autistici. Questo bonus contempla l’esenzione dall’imposta sul reddito e dall’IRAP, insieme a un generoso incentivo previdenziale corrispondente al 70% della retribuzione mensile lorda dei dipendenti con disturbi dello spettro autistico. L’agevolazione è progettata per promuovere l’inclusione lavorativa e contribuire al benessere di questa specifica categoria di lavoratori. 

CHE COS’E’

Il bonus assunzioni autistici è un’agevolazione per le start up sociali residenti in Italia e le imprese innovative che assumono, come dipendenti o collaboratori a qualunque titolo, lavoratori affetti da questo tipo di disabilità. Le assunzioni dei lavoratori autistici devono essere nella misura di due terzi del personale per godere d’importanti benefici in termini fiscali e contributivi.

In particolare, per tali imprese gli utili d’esercizio per 5 anni saranno esenti dall’imposta sul reddito e dall’IRAP. Poi, per un triennio sarà loro concesso un incentivo previdenziale, nella misura del 70%, alla retribuzione mensile lorda dei lavoratori autistici, se assunti a tempo indeterminato.

Previsti anche vantaggi per i dipendenti durante il periodo di lavoro. Tali lavoratori infatti, avranno diritto alla contribuzione pensionistica figurativa e la retribuzione non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

QUADRO NORMATIVO

La misura era contenuta nel decreto Fisco lavoro  146/2021  prevedeva:

  • l’inquadramento come  start up innovativa a vocazione  sociale,
  •  un  incentivo economico del 70 per cento della retribuzione  per i datori di lavoro e
  •  la  non imponibilità fiscale  dello stipendio per il lavoratore

L’incentivo per i datori di lavoro è stato oggetto di richiesta di autorizzazione alla Commissione europea da parte del Ministero del lavoro.

Il Testo Coordinato del Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 si rivolge alle imprese qualificate come start up a vocazione sociale, ai sensi dell’articolo 25, comma 4, del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

A CHI SPETTA

Il bonus assunzioni lavoratori autistici è destinato alle imprese qualificate come start-up a vocazione sociale, che devono essere:

  • residenti in Italia;
  • costituite da non più di 60 mesi.

Per essere classificate come start-up a finalità sociale, le aziende:

  • devono assumere lavoratori autistici come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo per un periodo non inferiore a un anno e le assunzioni devono essere fatte in proporzione uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva;
  • devono esercitare le attività d’impresa al fine dell’inserimento lavorativo di persone con disturbi dello spettro autistico di cui alla Legge 18 agosto 2015, n. 134.

Il compenso degli impiegati selezionati da una start-up orientata al sociale è composto:

  • da una parte che non può essere inferiore al minimo tabellare previsto, per il rispettivo livello di inquadramento, dal contratto collettivo applicabile;
  • da una parte variabile, consistente in trattamenti collegati a obiettivi o parametri di rendimento concordati tra le parti.

La retribuzione percepita dal lavoratore autistico non influisce sul suo reddito imponibile complessivo, sia dal punto di vista fiscale sia dal punto di vista contributivo. Inoltre, durante il periodo di assunzione nella start-up a finalità sociale, l’erogazione dell’assegno o della pensione d’invalidità sarà temporaneamente sospesa.

Il lavoratore è obbligato a notificare prontamente all’INPS qualsiasi variazione della propria situazione finanziaria. Tale comunicazione è fondamentale per avviare la procedura di sospensione, altrimenti si corre il rischio di perdere il bonus e dover restituire immediatamente le somme percepite indebitamente.

L’INPS, una volta verificata la presenza dei requisiti finanziari sulla base delle comunicazioni dell’interessato, ristabilisce l’assegno o la pensione d’invalidità al termine dell’occupazione. Il pagamento dell’invalidità riprenderà a partire dal mese successivo alla conclusione del contratto di assunzione.

COME FUNZIONA IL BONUS

I datori di lavoro delle start-up a vocazione sociale, che richiederanno il bonus per l’assunzione di lavoratori autistici, potranno ottenere l’incentivo su domanda per un periodo di 36 mesi e nella misura del 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni dipendente con disturbi dello spettro autistico, assunto con contratto a tempo indeterminato.

L’incentivo sarà erogato al datore di lavoro tramite conguaglio nelle dichiarazioni contributive mensili. Inoltre, per queste start-up, gli utili aziendali generati dall’attività imprenditoriale saranno esenti da tassazione per un periodo di cinque anni consecutivi a partire dalla data di avvio dell’attività, sia per quanto riguarda le imposte sul reddito sia per quanto riguarda l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).

Le procedure per richiedere il bonus destinato alle imprese che assumono lavoratori autistici nelle start-up sociali devono ancora essere definite, per cui vi terremo aggiornati non appena saranno forniti maggiori dettagli. In ogni caso, è stato confermato che l’intera procedura sarà gestita in modalità telematica dall’INPS.

L’accesso alla procedura di richiesta sarà disponibile attraverso i servizi online INPS dedicati alle imprese, utilizzando le proprie credenziali mediante:

  • carta nazionale dei servizi (CNS);
  • identità digitale SPID;
  • carta d’Identità Elettronica (CIE).