Incentivi, bonus ed agevolazioni per favorire la natalità e ridurre il calo demografico nel nostro paese sono punti cardine delle politiche per la famiglia. Oltre alle altre misure per i figli a carico, di cui più volte abbiamo parlato su queste pagine, non bisogna infatti dimenticare altre iniziative ad hoc, rivolte a sostenere economicamente le coppie che magari vogliono aver un figlio – ma sono frenate dalle spese che inevitabilmente ne deriverebbero. E ciò ben si comprende in un periodo come quello odierno, caratterizzato dal boom dell’inflazione e dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, delle bollette e dei carburanti.

Ecco allora il bonus cicogna Inps 2023, una specifica agevolazione per la quale gli interessati possono fare domanda a partire dal primo agosto e fino alle ore 12 del 31 ottobre 2023. Infatti, è stato pubblicato il bando di concorso Bonus Cicogna 2023 in favore dei bambini nati o adottati nel 2022. In concreto è una misura di sostegno economico pari a 500 euro una tantum e riguarda determinate categorie di dipendenti pubblici. Innanzitutto i lavoratori del Gruppo Poste Italiane S.p.A e coloro che sono iscritti alla Gestione Postelegrafonici, sottoposti alla trattenuta mensile dello 0,40 per cento come stabilito dall’art. 3, legge del 27 marzo 1952 n. 208. Inoltre possono richiedere il bonus i pensionati già dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.A o già dipendenti ex IPOST. Requisito fondamentale è essere iscritti alla banca dati dell’INPS al momento della trasmissione dell’istanza. Ovviamente, i beneficiari bonus cicogna Inps 2023 sono i figli o gli orfani dei titolari del diritto appena menzionati. In base alle norme sul meccanismo vigenti per quest’anno, il contributo una tantum pari a 500 euro potrà dunque essere richiesto dal titolare del diritto, ma anche dal coniuge del titolare deceduto – in veste di genitore superstite – o del titolare decaduto dalla responsabilità genitoriale, come genitore richiedente. Non solo. Il bonus cicogna può altresì essere ottenuto dall’altro genitore, anche nel caso in cui non sia sposato con il titolare della prestazione. Inoltre, per quanto riguarda i figli adottati durante il 2022, al fine della maturazione dei requisiti farà fede la data del provvedimento dell’autorità competente. Anzi, in queste circostanze l’interessato dovrà allegare alla domanda per il contributo il provvedimento dell’autorità che ha disposto o riconosciuto l’adozione.

Quali requisiti per ottenere il bonus cicogna 2023?

  • Coniuge, come genitore superstite (qualora fosse avvenuto un decesso);
  • Coniuge divenuto “genitore richiedente “, per aver sostituto chi non ha più la responsabilità genitoriale;
  • Genitore non coniugato con chi è titolare della prestazione, qualora quest’ultimo fosse deceduto oppure se non fosse più responsabile in ambito genitoriale;
  • Tutore dell’orfano oppure del figlio titolare della prestazione.

Come fare domanda?

La domanda per il Bonus cicogna 2023 va presentata esclusivamente online. Per partecipare al bando occorre collegarsi al portale INPS e accedere all’apposita pagina messa a disposizione. Come di consueto, per accedere al servizio occorre essere in possesso di credenziali Spid, Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi) e selezionare la voce “Inserisci nuova domanda”.

Al momento dell’invio dell’istanza i richiedenti devono risultare già iscritti alla banca dati dell’Inps. In caso di non iscrizione, l’Inps indica l’iter da seguire per poter accedere alla misura. I richiedenti devono avere già presentato una Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) valida per la determinazione dell’Isee. Presentare la Dsu dopo avere presentato l’istanza per il Bonus cicogna non permetterà di accedere alla misura.

In caso di più beneficiari, la domanda va inoltrata per ciascuno di essi anche se fanno parte del medesimo nucleo familiare. Nella domanda va inserito il codice Iban (bancario o postale) sul quale andrà versato il contributo.

 

Se la domanda è inviata per un figlio adottato, è necessario allegare il certificato d’adozione rilasciato dalle autorità italiane (in caso di adozione all’estero occorre allegare il documento dell’autorità italiana che la riconosce).

Da precisare è che non tutti coloro che faranno domanda potranno indistintamente ottenere il contributo in oggetto, ovvero lo incasserà chi è incluso nella graduatoria stilata sulla scorta del valore ISEE; a parità di titoli verrà data priorità all’anzianità di iscrizione alla gestione Postelegrafonici. In buona sostanza, la graduatoria sarà costituita dando precedenza alle famiglie con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente inferiore a quello di altri richiedenti. La citata graduatoria sarà così redatta in ordine crescente in base ai valori ISEE del nucleo familiare di appartenenza più bassi. Successivamente sarà pubblicata sul sito web dell’istituto di previdenza, nella sezione ad hoc sul concorso per i bonus cicogna Inps 2023.

In verità i contributi in oggetto non sono moltissimi: il bando di concorso Bonus Cicogna 2023 parla di 680 contributi totali. Tuttavia ciò si controbilancia con la ristretta platea di beneficiari, in quanto – come sopra ricordato – si tratta dei figli e orfani delle categorie di lavoratori e pensionati sopra menzionate.

In ogni caso, i vincitori saranno informati tramite sms.

Ribadiamo infine che la domanda per il bonus cicogna deve essere presentata via web dalle 12 del primo agosto fino alle 12 del 31 ottobre di quest’anno. In ogni caso, per maggiori informazioni è disponibile il Contact Center dell’INPS, al numero verde 803164 (da telefoni fissi) e al numero 06 164164 (da telefoni cellulari), oppure ci si può rivolgere a un Sindacato o Caf che potrà aiutare gli utenti nella compilazione della domanda.