L’indennità ISCRO , acronimo che sta per “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”, è un sostegno al reddito destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS.

Questa misura, introdotta come sperimentale per il triennio 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021, ha l’obiettivo di fornire una sorta di “cassa integrazione” per i professionisti colpiti da contrazioni del fatturato.

Con il Messaggio numero 1636 del 05-05-2023, l’INPS ha comunicato che sono riaperte le domande per l’anno in corso, con la possibilità di presentare la richiesta online a partire dal 8 maggio fino al 31 ottobre 2023.

Attraverso la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023, vengono date istruzioni sui parametri della misura, in base al reddito, seguendo i dati relativi all’inflazione. I nuovi valori sono stati calibrati in base ai prezzi al consumo resi noti direttamente dall’Istat.

A lievitare è stato anche l’importo concesso ai diretti interessati, che continuerà ad essere pari al 25% su base semestrale dell’ultimo reddito, che è stato regolarmente dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Per il 2023 comunque, l’importo erogato è compreso nel range tra 275,38 euro e 881,23 euro.

Rispetto agli anni scorsi sono state introdotte due importanti novità: requisiti di reddito più alti e revisione dell’importo che spetta. Per il resto non si segnalano altre novità per l’Iscro 2023, che ricordiamo è rivolta ai titolari di partita Iva che risultino essere regolarmente iscritti alla Gestione Separata Inps.

A definire i nuovi importi ci ha pensato la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023. A seguito di un’ulteriore valutazione, come comunicato recentemente dalla circolare INPS, la soglia reddituale cambia per il 2023 a 8.972,04 euro.

Si rammenda che nel 2021 questo era stato fissato in 8.145 euro, ma a partire dal 1° gennaio dello scorso anno l’importo è stato portato a 8.299,76 euro, che doveva corrispondere al reddito dichiarato l’anno prima rispetto a quello in cui si presenta la domanda.

CHE COS’E’​

L’Iscro è una misura rivolta agli autonomi introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023. Possono accedere a questa particolare indennità i titolari di partita Iva.

L’Indennità ISCRO è un nuovo ammortizzatore sociale in costanza di lavoro, simile alla cassa integrazione, introdotto in via sperimentale per il triennio 2021-2023.

È rivolto esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata che nell’anno precedente hanno subito una contrazione dei guadagni.

Il bonus Partita IVA o ISCRO 2023, erogato dall’INPS, è un contributo mensile che va da un minimo di 254,75 € ad un massimo di 881,23 € per l’anno 2023.

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto un limite di spesa pari a 35,1 milioni di euro per il 2022 e 19,3 milioni di euro per il 2023, con 3,9 milioni di euro stanziati per il 2024.

Le domande per il bonus ISCRO 2023 possono essere presentate dall’8 maggio 2023 al 31 ottobre 2023.

Il Bonus Partite Iva o ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è stato emanato in via sperimentale per il triennio dal 2021 al 2023 e sarà erogato per 6 mesi ai possessori di Partita Iva.

È stato introdotto dal Governo con la Legge di Bilancio 2021 e tutti i dettagli normativi sono regolati dalla circolare INPS n. 94 del 30 giugno 2021.

COME FUNZIONA​

Il Bonus Partite Iva o ISCRO 2023 è un contributo pari al 25%, su base semestrale (6 mesi), dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate.

Quindi, se un lavoratore con Partita Iva ha dichiarato un reddito pari a 5.000 € nel 2020, dovrà dividere questa cifra per 2 per calcolare i guadagni semestrali, cioè 2.500 €.
Da questa cifra, dovrà poi calcolare il 25%: l’importo spettante, quindi, è di 625 € mensili per 6 mesi (2.500 x 25% = 625). 

Se, invece, una volta inoltrata la domanda per il bonus Partite Iva all’Agenzia delle Entrate non risulta nessun reddito accumulato da lavoro autonomo nei quattro anni precedenti, la domanda non sarà accolta.

Ad esempio, se l’anno di presentazione della domanda ISCRO è il 2021, all’Agenzia delle Entrate devono risultare i redditi degli anni 2017, 2018, 2019, 2020.

QUALI SONO I REQUISITI​

I requisiti necessari per richiedere il bonus Partita Iva o ISCRO 2023, da possedere tutti insieme al momento della presentazione della domanda, sono:

  • essere iscritto alla Gestione Separata INPS;
  • essere titolare di Partita Iva attiva da almeno 4 anni, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
  • non percepire il Reddito di Cittadinanza (RDC);
  • non percepire nessun trattamento pensionistico o prestazione legata al reddito, come NASpIe DIS-COLL;
  • il reddito accumulato dal lavoro autonomo deve essere inferiore almeno del 50% rispetto alla media del reddito da lavoro autonomo degli ultimi 3 anni. Ad esempio, per l’anno 2022, il reddito da considerare è quello percepito nell’anno 2021, che deve essere inferiore al 50% della media dei redditi percepiti negli anni 2018, 2019 e 2020*;
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda per il 2023, un limite di reddito non superiore a 8.972,04 € per l’anno 2022;
  • essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali.

*Esempio di calcolo:

  • l’anno di richiesta del bonus Partite Iva o ISCRO è 2022;
  • il reddito percepito da considerare è dell’anno 2021, pari a 6.000 €;
  • i redditi dei 3 anni al precedenti al 2021 sono:
202016.000,00 €
201914.000,00 €
201815.000,00 €
Somma45.000,00 €
Media dei 3 anni15.000,00 €
50% della media7.500,00 €

Il requisito di reddito è soddisfatto poiché il reddito dell’anno 2021, di 6.000 €, è inferiore a 7.500 € (50% della media redditi dei tre anni 2020-2019-2018).

CHI HA DIRITTO AL BONUS ISCRO​

I beneficiari sono tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata INPS: “La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico finanziato dal versamento dei contributi previdenziali, obbligatori per i lavoratori autonomi o liberi professionisti, collaboratori e lavoratori occasionali”.

Lo scopo è quello di assicurare le prestazioni assistenziali a coloro che non hanno una specifica cassa.

COME FARE DOMANDA

La domanda per il bonus Partite Iva o ISCRO 2023 può essere richiesta dal 1° maggio al 31 ottobre di ogni anno dal 2021 al 2023 accedendo, con le proprie credenziali, sul sito INPS in “Indennità per lavori autonomi ISCRO: domanda online“.

Una volta nella pagina INPS, si dovrà cliccare su “servizi online” e seguire la procedura all’interno del sito.

L’accesso può avvenire tramite:

  • Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE); 
  • Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • SPIDdi livello 2 o superiore.

La domanda per il Bonus ISCRO potrà essere fatta dall’8 maggio fino al 3 ottobre per il 2023, per una sola volta nel triennio 2021 – 2023. Non potranno, quindi, accedere al bonus Partite Iva o ISCRO per il 2023 coloro che lo hanno già ottenuto per il 2022.

La domanda di indennità ISCRO per l’anno 2023 potrà, quindi, essere presentata da coloro che non la hanno presentata per l’anno 2022 e perciò non ne hanno ancora beneficiato.

Una volta verificato il possesso dei requisiti per il bonus Partite Iva o ISCRO 2023, l’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate tutti i dati identificativi del lavoratore autonomo che ha presentato domanda e, a seguire, l’Agenzia delle Entrate comunicherà all’INPS l’esito.

DECADENZA BONUS

L’INPS, nella circolare n. 94/2021, elenca le condizioni che possono far decadere il beneficio del bonus ISCRO, ovvero se:

  • la Partita Iva viene chiusa mentre si riceve ancora l’indennità;
  • si diventa titolari di trattamenti pensionistici, prestazioni legate al reddito o Reddito di Cittadinanza(RDC);
  • il richiedente del bonus partita iva si iscrive ad altri enti previdenziali obbligatori.

Nel caso si verifichi una delle condizioni appena citate, il diritto al bonus verrà perso e sarà anche necessario restituire all’ente INPS tutte le mensilità ricevute dopo il decadimento dei requisiti.

Va ricordato che l’accesso alla indennità di continuità reddituale ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021- 2023 , quindi coloro che hanno già fatto domanda e ottenuto la prestazione l’anno scorso o nel 2021 non la possono richiedere nuovamente.