Il Sostegno al Reddito, chiamato anche bonus SaR 2023 o bonus disoccupati, è un’indennità fino a 1.000 euro per i lavoratori che hanno avuto contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato, anche in apprendistato, e che ora sono disoccupati.

 Si tratta di uno dei contributi meno conosciuti, ma sicuramente tra i più utili per chi ha perso il lavoro. In sintesi è un’erogazione garantita ai lavoratori interinali o in somministrazione, ai quali non è stato rinnovato il contratto alla fine del rapporto di lavoro.

Detto contributo rappresenta una forma di sostegno al reddito a favore di chi ha perso il lavoro in somministrazione. Il bonus Sar è un’indennità oscillante tra i 780 e i mille euro, riconosciuta dal Forma.Temp, vale a dire il “Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione”.

Il Fondo è stato messo in campo nel 2000, in applicazione della legge n. 196 del 1997 – ossia il noto Pacchetto Treu – che introdusse nel nostro ordinamento la fornitura di lavoro temporaneo. In particolare, la sua attuale fonte normativa è rappresentata dall’art. 12 del D.Lgs. 276 del 2003 e successive modificazioni e integrazioni.

Le attività di Forma.Temp sono eseguite sotto la vigilanza dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Inoltre, sono finanziate con il contributo corrispondente al 4% delle retribuzioni lorde versate ai lavoratori somministrati, a carico delle Agenzie per il Lavoro.

A CHI SPETTA IL BONUS DISOCCUPATI​

Il bonus Sar si rivolge prettamente ai lavoratori con contratto ex interinale, oggi ‘somministrazione di lavoro’. Quest’ultimo è caratterizzato da alcune interessanti peculiarità. Infatti, detto contratto comporta una forma di lavoro tipicamente occasionale. E, a tal fine, vi è la partecipazione di tre soggetti, a fronte di datore di lavoro e lavoratore, per la conclusione del contratto.

In questo particolare tipo di contratto, risalta infatti la presenza dell’Agenzia del Lavoro, nel ruolo di ‘agenzia di somministrazione’ (in passato denominata ‘agenzia interinale’). Il datore o la persona che vuole trovare lavoro si rivolge ai servizi dell’agenzia e quest’ultima di fatto assume il lavoratore mettendolo così a disposizione, in un certo lasso di tempo, per una certa azienda.

I REQUISITI PER RICHIEDERLO​

Tre le aree nelle quali sono divisi i lavoratori in somministrazione che possono ottenere il bonus Sar, in base a questi requisiti:

  • i disoccupati da almeno 45 giorni che abbiano maturato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore lavorate, in ipotesi di part-time verticale) nell’ultimo anno, a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione;
  • i disoccupati da almeno 45 giorni che abbiano concluso l’iter in “Mancanza di occasioni di lavoro (Mol)” ai sensi dell’art. 25 CCNL Agenzie per il Lavoro;
  • i soggetti disoccupati da almeno 45 giorni che abbiano conseguito almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate, in ipotesi di part-time verticale) nell’ultimo anno, a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.

Alle prime due aree è riconosciuto un bonus Sar di mille euro lordi, mentre gli appartenenti alla terza area possono beneficiare di un sostegno al reddito corrispondente a 780 euro lordi. Per il calcolo delle giornate utili per l’ottenimento del requisito di anzianità necessario, sono da considerarsi le giornate lavorate che compaiono in busta paga, in base alla condizione di miglior favore.

COME FARE DOMANDA E QUALI DOCUMENTI OCCORRONO​

L’interessato deve fare l’istanza attraverso il portale Forma.Temp tra il 106esimo e il 173esimo giorno posteriore all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione (ex interinale). Il lavoratore dovrà aspettare altri 60 giorni, oltre ad aver maturato 45 giorni di disoccupazione, per potere fare domanda per l’erogazione del sostegno; da quel momento avrà un lasso di tempo pari a 68 giorni per poter spedire i propri dati.

Se il lavoratore in questione dovesse firmare un nuovo contratto di lavoro dipendente, anche non in somministrazione – di durata pari o inferiore ad una settimana contributiva – il calcolo dei giorni utili al raggiungimento del requisito dei giorni di disoccupazione è sospeso.

 I documenti da presentare per ottenere il  bonus disoccupati sono così sintetizzabili:

  • modulo di domanda;
  • copia fronte/retro di un documento d’identità;
  • copia del codice fiscale o della tessera sanitaria;
  • una copia delle buste paga a riprova delle giornate lavorate in somministrazione (e tra queste anche quella di cessazione);
  • estratto conto previdenziale emesso dall’Inps attestante i 45 giorni di disoccupazione;
  • documento emesso da una banca o ufficio postale, che comprovi l’intestazione del conto a chi fa domanda (ma in ipotesi di bonifico domiciliato, non è obbligatorio presentarlo).

è da rilevare che i tempi per ottenere il versamento sono generalmente lunghi. Infatti i bonifici da parte di Forma.Temp non sono erogati prima di almeno 6 mesi dall’invio istanza. In certi casi, può anche passare un anno prima di vedersi assegnato il bonus Sar.

Sul piano dell’ammontare della prestazione di sostegno al reddito, ricordiamo che il bonus SAR corrisponde a:

  • 1.000 euro al lordo delle imposte di legge, per i disoccupati con i requisiti del punto 1 o 2 sopra indicati;
  • 780 euro al lordo delle imposte di cui alla legge, per i disoccupati con i requisiti al punto 3.

QUANDO RICHIEDERE IL BONUS SAR​

Se ci si chiede quando richiedere il bonus SAR, la risposta è che dopo che il beneficiario è divenuto disoccupato da almeno 45 giorni, dovrà attendere almeno altri 60 giorni prima di poter fare domanda di sostegno al reddito e, da quella data avrà a disposizione altri 68 entro cui inviarla. In altre parole, per chiarire questa regola burocratica indichiamo che la richiesta dovrà essere effettuata nello spazio compreso tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione.

Tra i documenti da presentare per la domanda abbiamo ovviamente il documento d’identità del richiedente, il suo codice fiscale, la copia delle buste paga dell’Agenzia per il Lavoro che acclarano l’anzianità lavorativa e che confermano le giornate svolte in somministrazione, come anche l’estratto contributivo emesso dall’istituto di previdenza, che comprova i 45 giorni di disoccupazione.

La domanda va fatta online sul sito web di Forma.temp e con iscrizione alla piattaforma, ma il potenziale beneficiario può anche fare riferimento all’intermediazione di uno degli sportelli sindacali di categoria.

Infine, la domanda del bonus SAR fino a 1.000 euro, o sostegno al reddito, è effettuabile tutte le volte che ve ne siano i requisiti, anche se già incassato in data anteriore.