La legge di Bilancio 2024 ha previsto una serie di Bonus a partire dal 1 gennanio; si tratta di aiuti preziosi per famiglie, lavoratori e disoccupati. In questo articolo, spiegheremo quali sono i bonus ancora attivi nel 2024 e che sono stati prorogati al 31 dicembre. In effetti molti fanno parte degli incentivi per ristrutturare casa e altri sono aiuti preziosi per le famiglie.
Tra i Bonus ancora attivi troviamo:
per coloro che decidono di ristrutturare la propria abitazione e per cui è prevista una detrazione sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) del 50% dei costi sostenuti per lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, su edifici singoli o condominiali. L’agevolazione è valida per le spese erogate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, fino ad un tetto di spesa massimo di 96mila euro, da ripartire in 10 quote annuali dello stesso importo. Il bonus può essere utilizzato anche per interventi di restauro, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo che siano effettuati da imprese dedicate alla costruzione o ristrutturazione immobiliare, così come anche da cooperative edilizie
prorogato fino a dicembre 2024 mantenendo la detrazione al 50%, per gli acquisti sostenuti negli anni 2021, 2022, 2023, 2024, da ripartire in dieci quote annuali per un massimo di spesa di 16mila euro per il 2021, di 10mila per il 2022, di 8mila per il 2023 (tetto innalzato in Commissione bilancio della Camera nel corso dell’iter di approvazione della legge di bilancio), e di 5mila per il 2024. Il pagamento va effettuato esclusivamente tramite bonifico oppure carta di debito o credito. Gli assegni bancari, contanti e gli altri mezzi di pagamento non sono invece consentiti. Può essere ottenuto solamente dal contribuente che usufruisce della detrazione diretta (così come anche per la cessione del credito o sconto in fattura) per interventi di recupero edilizio o ristrutturazione di un immobile. In sintesi se a sostenere le spese della ristrutturazione edile, per cui si è fatta richiesta di detrazione, è uno dei coniugi allora sarà lo stesso coniuge che potrà fare richiesta e accedere all’incentivo. È anche possibile accedere più volte al bonus se il richiedente esegue i lavori di ristrutturazione su più immobili. Il tetto massimo di spesa indicato dal bonus, infatti, fa riferimento ad una singola unità immobiliare. L’incentivo è valido per l’acquisto, da parte di persone fisiche, di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), E (solo per lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie), F (per frigoriferi e congelatori) in considerazione di un’attività di ristrutturazione edilizia di un immobile o su parti comuni di edifici residenziali. L’agevolazione è accessibile per coloro che effettuano acquisti entro il 31 dicembre 2024
riservato ai lavori per il risparmio energetico, l’Ecobonus al contrario del già citato Superbonus, include non solo detrazioni al 110%, ma anche al 50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%. Il provvedimento consiste in detrazioni dall’Irpef o dall’Ires per interventi volti ad aumentare il livello di efficienza energetica di edifici esistenti. Rientra nell’ Ecobonus anche il Bonus tende e zanzariere esteso a tutto il 2024, che consiste in una detrazione del 50% (spesa massima 60mila euro) per comprare strutture di schermatura dal sole su singola abitazione. Possono accedere all’agevolazione tutti i cittadini sia residenti che non, titolari di qualsiasi tipologia di reddito. Rientrano sia le persone fisiche, compresi i professionisti, gli enti pubblici e quelli privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e tutti coloro che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
anche per questa agevolazione c’è tempo fino alla fine dell’anno per fare domanda e ricevere i contributi sull’acquisto di veicoli a ridotte emissioni. Possono usufruire della misura anche privati, aziende, noleggiatori e imprese di car sharing.
rientra fra le agevolazioni per la casa che sono state prorogate fino al 2024; consente di accedere a detrazioni Irpef sulle spese per interventi di riqualificazione degli spazi verdi, come ad esempio la sistemazione di giardini, terrazze o aree comuni all’aperto con alberi e piante, inclusi i recuperi dei giardini storici. L’incentivo è disponibile non solo per i proprietari degli immobili, ma anche per gli affittuari o i comodatari.
è un’agevolazione per le famiglie per pagare le rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare a favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il bonus sarà più ricco per i nuclei con già un minore under 10 e Isee fino a 40mila euro in cui nasca un nuovo bimbo dal primo gennaio 2024. La nuova legge di bilancio ha previsto 2.100 euro aggiuntivi. La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2024. A domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, o rivolgendosi ad enti di patronato, attraverso i servizi telematici da questi offerti. Nella domanda è necessario indicare: Contributo asilo nido, per il pagamento di rette di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. (Questi ultimi sono strutture autorizzate allo svolgimento del servizio educativo di asilo nido dall’ente locale competente, nel rispetto dei requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali).
è stata prorogata ed è possibile richiederla a partire dal prossimo settembre 2024; non si tratta di un vero e proprio bonus ma di un contributo “una tantum” di 500 euro per le famiglie con Isee fino a 15mila euro: una carta elettronica per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e rifornimenti di carburante. Si potrà ritirare negli uffici postali esibendo la comunicazione ricevuta al domicilio, che sono state inviate a partire dal 18 luglio scorso. Sono esclusi dalla misura agevolativa e non potranno quindi ricevere la carta elettronica i nuclei familiari beneficiari di: reddito di cittadinanza; reddito di inclusione o altra misura sociale o di sostegno alla povertà; Naspi o indennità occupazionale (Dis-Col); indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni (CIG); altra forma di integrazione salariale per disoccupazione volontaria, erogata dallo Stato. La social card può essere utilizzata in tutti gli esercizi commerciali di generi alimentari per acquistare generi di prima necessità tra cui: latte, carne pesce, uova – di tutti i tipi, anche il pescato fresco e i derivati del latte;pasta e panetteria (sia ordinaria che fine) – compresi prodotti di pasticceria, biscotteria, ma anche paste alimentari, riso, orzo, farro, avena, malto, mais, qualsiasi altri cereali e tutte le farine derivanti;frutta, legumi, ortaggi – sia freschi che lavorati, quindi anche pomodori pelati e in conserve, semi e frutti oleosi;bevande e olio – acque minerali, aceto di vino, caffè, tè e camomilla. Tra gli olii anche quello d’oliva e di semi; altri prodotti – come ad esempio alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso il latte di formula), lieviti naturali, miele, zuccheri, cacao in polvere e cioccolato. Non si potrà invece usare per comprare bevande alcoliche o tabacco.